Gestire l’ansia con l’osteopatia

Gestire l’ansia con l’osteopatia

L’ansia, in medicina e psicologia è un particolare  stato emotivo, anche molto spiacevole, che si contraddistingue con una condizione di allarme e di paura che insorge in presenza di un pericolo o di una minaccia.

La minaccia può essere reale come in caso di un aggressione fisica, e in questo caso ciò che si prova è una chiara emozione di paura, oppure la minaccia può essere solo ipotetica, nel senso che un pericolo potrebbe nascondersi da qualche parte , e in tal caso proveremo ansia.
Il nostro organismo reagisce a questa condizione di pericolo reale o immaginario, in modo molto veloce attivando delle aree celebrali molto antiche , la più importante delle quali è l’Amigdala, una struttura situata nel nostro cervello a forma di mandorla che si comporta come un allarme istantaneo , attivandosi in modo del tutto inconsapevole, e innescando tramite il sistema neurovegetativo  composto da Ortosimpatico e Parasimpatico, neurotrasmettitori e ormoni , una serie di cambiamenti fisici e mentali ancora prima che possiamo accorgercene.
Le reazioni fisiche che vengono attuate sono la tensione muscolare, l’accelerazione dei battiti cardiaci e della frequenza respiratoria, l’aumento della pressione sanguigna , la sudorazione, l’aumento del metabolismo cellulare ed energetico e l’emissione in circolo di cortisolo adrenalina e noradrenalina.
L’osteopatia, oltre a trattare le problematiche muscolo-scheletriche che possono presentarsi in un soggetto molto ansioso , come contratture muscolari, rigidità articolare, pesantezza di spalle e  braccia, rigidità del collo, pesantezza ai lombi, infiammazioni tendinee, ecc.. con l’aiuto di tecniche mirate e  specifiche, può trattare anche i disturbi viscerali che lo stato di ansia può portare come: gastriti, reflusso gastro-esofageo, emicrania, cefalea, stitichezza/diarrea

Come detto in precedenza, l’ansia eccessiva è dovuta anche ad uno  squilibrio del sistema neurovegetativo: l’ortosimpatico prende il sopravvento e mantiene l’organismo in uno stato di perenne allerta.

Ma c’è di più, perché le manipolazioni del Nervo Vago oltre ad riequilibrare il sistema neurovegetativo, hanno anche azione antinfiammatoria. Bisogna sapere infatti che il Nervo Vago è composto da una complessa via nervosa che collega il cervello agli organi interni, (cuore , polmoni, milza, stomaco, fegato, intestino) e viceversa, ed è proprio in virtù di questa doppia via di trasmissione che il Nervo Vago svolge un importante ruolo antinfiammatorio, liberando acetilcolina la quale viene recepita dai macrofagi, che riducono la produzione di TNF-α  e quindi dell’infiammazione.

In conclusione : fermo restando che in condizioni patologiche molto gravi servirà sempre l’aiuto di un psicoterapeuta ad hoc, l’osteopata può essere un ottimo alleato per la prevenzione e la cura di stati ansiogeni patologici.

L’osteopata, con il suo lavoro manuale, potrà riarmonizzare il sistema nervoso del paziente,  “sciogliendo”  tutte quelle tensioni periferiche – strutturali, viscerali e nervose – al fine di rendere il soggetto meno incline a ricadute d’ansia. ​

DOTT.
CARMINE D’AMBROSIO
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